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Cronaca

Barbarie a Licata, avvelenato un gruppo di cani in pochi giorni

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Negli ultimi giorni, Licata è stata scossa da una serie di eventi drammatici che hanno suscitato preoccupazione e indignazione. Ben otto randagi sono stati uccisi a causa di esche avvelenate disseminate per le strade della città. Un atto crudele che ha generato un allarme diffuso tra i cittadini, in particolare tra gli animalisti, che chiedono interventi urgenti per fermare questo barbaro gesto.

Le esche avvelenate, abbandonate in diverse zone della città, sono state ingerite dai cani randagi, che, affamati e innocenti, non hanno potuto fare altro che caderne vittime. L’assenza di un cibo sicuro e il loro stato di bisogno li ha resi facili prede di un gesto vile che ha provocato la morte di numerosi animali.

In risposta a quanto accaduto, è scattata una vera e propria mobilitazione tra i cittadini di Licata. Gli animalisti e non solo hanno lanciato un appello ai proprietari di cani, invitandoli a prestare massima attenzione quando portano i loro animali a fare i bisogni per strada, al fine di evitare che anche gli animali domestici possano venire a contatto con queste esche mortali.

A seguito di questi eventi, è stata presentata una denuncia alle forze dell’ordine, che hanno avviato un’indagine per individuare e fermare i responsabili di questi atti di avvelenamento. Le forze di polizia stanno cercando di scoprire l’autore di questa strage di animali, con l’obiettivo di fermarlo prima che possa causare ulteriori morti.

Questo episodio evidenzia l’urgenza di sensibilizzare la comunità su temi legati alla tutela degli animali e di prendere misure preventive per evitare simili tragedie in futuro. La speranza è che le indagini portino presto a risultati positivi, garantendo giustizia per gli animali innocenti vittime di un atto di crudeltà e contribuendo a rendere Licata un luogo più sicuro e rispettoso nei confronti di tutti gli esseri viventi.

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